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Promozione Daz 3D – Software Gratis!

Software 3d gratis

Le illustrazioni realizzate in 3D riscuotono sempre buoni risultati nei microstocks, e infatti anche io nel mio portfolio ne ho molte che si vendono bene.

Per questo motivo voglio condividere con voi la promozione in atto da parte di DAZ3D: fino alla fine di marzo aprile è possibile scaricare gratis le versioni Pro dei loro prodotti, basta registrarsi al sito.
I software in questione sono: Daz Studio PRO 4, Bryce 7 PRO e Hexagon 2.5.

promozione software 3d da scaricare gratis

Vi confesso che di questi conosco solo Bryce, ma li ho comunque scaricati tutti… a questo prezzo :-).

Vendere Foto – Professionisti: Sì o No.

Molti professionisti (fotografi e illustratori) sono infastiditi dai microstocks e pensano che svalutino troppo il valore delle immagini distruggendo il mercato.
Altri, ma sono una minoranza, si sono avvicinati a questa nuova dimensione e stanno ottenendo degli ottimi risultati, dovuti appunto al fatto di essere dei professionisti.

Navigando su YouTube ho visto questi due video realizzati da Roberto Tomesani per Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, risalgono a un po’ di tempo fa (fine 2009), ma sono ancora attuali, e spiegano bene le due visioni dei microstocks.

Microstocks in Negativo

Microstocks in Positivo

Mi permetto di aggiungere delle considerazioni a favore, e non potrebbe essere altrimenti :-), che vengono dalla mia esperienza personale:

  1. Lavorare per i microstocks non vuol dire mollare il resto del lavoro, ma piuttosto lavorare quando non c’è lavoro o ce ne è poco (e di questi tempi…).
  2. I microstocks offrono la possibilità di guadagnare su scatti secondari o progetti che il cliente rifiuta.
  3. Nessuno vieta di utilizzare uno pseudonimo, per evitare di legare il proprio nome ai microstocks.

Visto che la domanda più ricorrente è sempre: “quanto si guadagna nel vendere foto online”, riporto di seguito la tabella citata nel video, aggiornata a febbraio 2012.
Questo gruppo di autori rappresenta uno spaccato reale di cosa accade nei microstock.
Va comunque chiarito che sono stime grossolane e che le cifre reali potrebbero essere sostanzialmente differenti.

Vendere Foto – Ricavi mensili Presunti su iStockPhoto
Dati stimati in dollari americani

nickname Downloads al 30/08/2007 Downloads al 15/11/2009 Ricavo mensile presunto 2009 Download al 15/02/2012 Ricavo mensile presunto 2011
kr1sta 702 1350 33,69 1500 18,00
RTimages 2099 34500 1.684,25 68000 4.020,00
Zero_style 1140 2150 52,52 2600 54,00
Bitter 38049 40500 127,45 41000 60,00
Brittle 882 950 3,53 1000 6,00
Ilbusca 3273 19500 843,80 32000 1.500,00
drgrounds 27752 51500 1.234,89 65000 1.620,00
lisegagne 565373 935000 19.220,60 1100000 19.800,00
sodafish 90069 245000 8.056,41 310000 7.800,00
kaiserosa67 3836 11500 398,52 22000 1.260,00
Entienou 2510 13500 571,48 19000 660,00
Aldra 75110 125000 2.594,28 140000 1.800,00

Il Numero di Download è ricavato dai dati pubblici di iStock raccolti dal sito istockcharts.multimedia.de; questo dato è orientativo visto che non si conosce l’esatto numero di download dell’autore ma solamente il livello raggiunto. 1500 download vuol dire ad esempio che l’autore ha raggiunto i 1500 dwl e non ancora i 1600 dwn, che sono il gradino successivo.
Il Ricavo mensile presunto è calcolato moltiplicando il Numero di Download per il guadagno presunto per ogni immagine venduta. Il valore scelto da fotografi.org nel 2009 era di 1,3 dollari per download. Nell’aggiornare la tabella, aggiungendo il periodo da novembre 2009 a gennaio 2012, ho modificato anche il guadagno presunto di ogni download, portandolo a 3,0 dollari che, per la mia esperienza, è più appropriato.

Vendere Foto – L’importanza di ampliare il Portfolio

Sempre partendo dai dati raccolti da fotografi.org ho elaborato la seguente tabella che mostra la dimensione del portfolio dei vari autori negli anni, comparati ai risultati ottenuti dalle vendite. Si vede molto bene che i dati sono collegati tra loro, e che è premiata la capacità dell’autore di produrre nuove immagini da offrire al mercato.

nickname Portfolio
al 30-ago-07
Portfolio
al 15-nov-09
Portfolio
al 15-feb-12
upload ultimi
25 mesi
Ricavo mensile presunto 2011
kr1sta 147 253 253 0 18,00
RTimages 426 1339 2100 761 4.020,00
Zero_style 510 532 530 -2 54,00
Bitter 1105 1807 1087 -720 60,00
Brittle 23 23 23 0 6,00
Ilbusca 558 2457 6740 4283 1.500,00
drgrounds 557 590 1305 715 1.620,00
lisegagne 5135 6802 7839 1037 19.800,00
sodafish 352 636 802 166 7.800,00
kaiserosa67 362 989 1707 718 1.260,00
Entienou 310 623 973 350 660,00
Aldra 5405 6796 8050 1254 1.800,00

 

Vendere Foto – Il modulo W-8BEN

Quando ci si inscrive ai microstocks come autore (fotografo, illustratore o videomaker) ci si imbatte quasi subito, con messaggi più o meno minacciosi, nella richiesta di visita alla sezione Tax Center per la compilazione del Modulo W-8BEN.

modulo W-8BEN

Chiaramente tutti i nuovi utenti per prima cosa cercano con Google qualche notizia che li possa confortare su questo argomento, e si trovano di fronte a numerose e lunghissime discussioni, scritte dai contributors nei forum dei vari microstocks, che esprimono grande diffidenza e paura per questa tassazione, auspicando metodi più o meno rivoluzionari per difendere i propri interessi.

Con questo post spero di fare un po’ di chiarezza raccontando la mia esperienza e quello che ho capito vivendo quei giorni.

Il primo ad attivare il Tax Center, a metà del 2009, è stato ShutterStock (vado a memoria) ed è stato seguito nei mesi successivi dagli altri microstocks.
Questo perchè gli Stati Uniti hanno chiesto a tutti i microstocks di trattenere, prima del pagamento agli autori, le tasse USA sulla vendita di diritti di utilizzo delle immagini. L’aliquota di questa imposta è del 30%, ma esiste un accordo tra gli Stati Uniti e l’Italia (e molti altri paesi) che riduce la tassazione. Per noi italiani diventa del 5% per le foto e le illustrazioni 0% per le foto e le illustrazioni e dell’8% per i video (aggiorno, grazie alla segnalazione di Igor. Per le immagini la tassazione è stata fortunatamente allineata a quella di molti altri paesi occidentali – 0%, cioè eliminata – mentre per i video è rimasta invariata).
Le email che davano questo annuncio recitavano più o meno così:

…dal prossimo mese, in ottemperanza delle leggi fiscali Usa, tutti i ricavi ottenuti saranno sottoposti ad una trattenuta del 30%. Questa trattenuta potrà essere ridotta o eliminata a seconda dei trattati stipulati dagli Stati Uniti con il paese in cui l’autore ha la residenza. Per ottenere la riduzione si deve compilare il modulo W-8BEN…
Seguivano i link con la tabelle dei trattati con le relative percentuali di trattenute e la guida alla compilazione del modulo W-8BEN.
.

Capite bene che la notizia è stata accolta malamente dai contributors, e da lì tutte le discussioni sui forum.
Il malumore riguardava principalmente 3 punti:

  1. La riduzione dei già esigui guadagni su ogni immagine venduta.
  2. Il fastidio di dover consegnare al fisco americano i propri dati anagrafici e fiscali.
  3. La quasi impossibilità di ottenere l’ITIN Usa (una sorta di codice fiscale), richiesto nella compilazione del W-8BEN per ottenere la riduzione delle trattenute.

I microstocks hanno sicuramente mal gestito questa novità e, soltanto dopo molte pagine di discussione nei forum, si sono attivati, mettendosi nei panni degli autori, per portare un po’ chiarezza.
Alla fine si è capito che:

  1. La tassazione USA si applica esclusivamente alle vendite effettuate negli States.
  2. Al fisco americano vanno solo i dati anagrafici.
  3. Non è necessario ottenere l’ITIN per compilare il modulo W-8BEN.

Questa è anche la situazione attuale, e come vedremo è molto meno drammatica di come si prospettava all’inizio.

Sotto l’aspetto formale, visto che non è necessario avere un numero ITIN, le procedure sono estremamente semplici e veloci, e si possono espletare direttamente online nella sezione Tax Center che si trova nei vari microstock. Qui si trova il modulo W-8BEN che viene proposto quasi completamente compilato, basterà preventivamente spuntare di non essere cittadino americano e di non risiedere negli Stati Uniti e, alla fine, apporre la propria firma, scrivendo nome e cognome nell’apposito campo. Dal momento che il modulo è stato completato si ha diritto alla riduzione della trattenuta che passa dal 30% al 5% per le immagini  0% per le immagini all’8% per i video. Ho preparato un esempio/guida per la compilazione del modulo W-8BEN che si può consultare a questo link.
Bisogna ricordare che questa procedura vale esclusivamente per le persone fisiche che propongono le proprie immagini in vendita, se l’account è di una società, i moduli da compilare e le regole da seguire sono completamente diverse.

Per l’aspetto economico, il fatto che queste trattenute si applicano solo alle vendite effettuate a società americane, ne riduce drasticamente l’impatto sui ricavi. Infatti, come si può vedere nei grafici qui sotto, le trattenute applicate sul totale dei guadagni sono meno dell’1% per ShutterStock e addirittura sotto lo 0,5% per Fotolia.

Ho preso in considerazione solo ShutterStock e Fotolia per i quali mi è stato più semplice estrapolare i dati ma la situazione negli altri microstock è più o meno la stessa.

Influenza delle trattenute USA sulla vendita di immagini online

Sono stati presi in considerazione solo gli anni 2010 e 2011, visto che nel 2009 le trattenute sono state applicate da ShutterStock per 5 mesi, e da Fotolia per un solo mese. I dati sono ricavati dalle statistiche mensili dei miei ricavi.

In conclusione, vista la bassa incidenza sui ricavi totali, non si può considerare questa tassazione come motivo principale per rinunciare a vendere foto online attraverso i microstock.

Ulteriori informazioni
Il trattato a cui si fa cenno è la Convenzione siglata il 25 agosto 1999 tra l’Italia e gli Usa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito, ratificata con la legge 20 del 3 marzo 2009 («Gazzetta Ufficiale» del 18 marzo 2009).

Microstocks FAQ

FAQ
© Billphilpot | Dreamstime.com

Ecco di seguito alcune delle domande più frequenti che mi sono state rivolte da quando è online il mio blog, con le relative risposte. Mi ripropongo di aggiornare regolarmente questa pagina aggiungendo nuovi argomenti che possano essere di utilità, quindi non esitate a porre il vostro quesito. Stay Tuned!

Posso mandare le stesse foto a più microstocks?
Certo, si possono inviare e vendere le stesse foto su tutti i siti, se non si è scelto di concedere le proprie immagini in esclusiva a nessuno dei microstocks.

Le illustrazioni possono essere immagini jpg o devono essere file vettoriali?
Le illustrazioni possono essere file JPG. In questo caso le immagini vengono trattate come le foto. Una illustrazione ha comunque più valore in formato vettoriale e normalmente si vende di più.

NEW! Che significa che le immagini devono avere una risoluzione di almeno 4 MP? Come faccio a calcolare i MP di un’immagine creata sul PC con un programma di grafica?
Per calcolare i megapixel basta eseguire una semplice moltiplicazione o divisione. Ad esempio un’immagine 3600pixel x 2300pixel = 8.280.000 pixel, considerato che 1 megapixel è un milione di pixel, l’immagine dell’esempio è superiore agli 8MP.

Vendono più le illustrazioni o le foto?
Le illustrazioni vendono generalmente di più. Il motivo principale sta nel fatto che il concetto espresso è sicuramente più leggibile e pulito. Le illustrazioni vettoriali hanno anche il vantaggio di poter essere modificate facilmente dal cliente se vuole aggiungere o togliere qualche elemento.

Come si inseriscono i file vettoriali su DreamsTime e su ShutterStock?
Su DreamsTime bisogna fare l’upload per l’approvazione dell’immagine in JPG. Subito dopo si può allegare il file EPS vettoriale come formato aggiuntivo… una volta che i file sono approvati (i due file seguono tempistiche diverse) nella pagina di vendita l’acquirente può scegliere quale file acquistare, chiaramente a prezzi differenti: il prezzo più alto è quello del formato EPS.
Su ShutterStock basta inviare insieme al file EPS una copia rasterizzata in JPG con lo stesso nome (immagine.eps + immagine.jpg). Automaticamente il sistema preleva i dati ITPC con le keyword dal file JPG e metterà in vendita il file EPS. In caso di invio del file vettoriale a volte conviene fare anche l’upload del file JPG da solo in modo da poter vendere l’immagine anche agli utenti che non sanno/possono gestire i file vettoriali.

Che tipologia di foto è di solito maggiormente richiesta?
E’ difficile dire quali sono i soggetti che si vendono meglio (dipende anche dal sito). Io, ad esempio, ho molti sfondi che si vendono molto bene solo su Shutterstock.
Le immagini migliori sono quelle che comunicano chiaramente un concetto… bisogna mettersi nei panni del futuro acquirente… queste immagini verranno utilizzate quasi esclusivamente a scopi pubblicitari e commerciali…
Guardare le immagini più vendute dei vari microstocks è utile per farsi un’idea.
Se si è registrati su DreamsTime, si può utilizzare questo giochino che ci insegna a riconoscere le immagini di maggiore successo.
Ecco comunque un piccolo elenco di immagini richieste:
– Immagini che esprimono concetti
– Scatti aziendali
– Sport
– Cose/Oggetti insoliti
– Cose associate alle vacanze o a ricorrenze tipo Natale etc.
– Alimenti e bevande – meglio con una persona che li tenga in mano
E da evitare (a meno che siano originali e bellissime):
– Animali domestici
– Fiori
– Bandiere
– Tastiere, mouse, cavi, compact disc, floppy disc e monitor
– Muri di mattoni
– Primi piani del fuoco
– Primi piani di occhi
– Tramonti e nuvole

In generale cosa ne pensi di questo sistema di vendita?
Penso che funziona. Sia come Acquirente che come Autore. Molti professionisti (fotografi e illustratori) sono infastiditi dai microstocks e pensano che svalutino troppo il valore delle immagini. Secondo me, questo è semplicemente un nuovo mercato globale reso possibile da internet, con qualche svantaggio e molte opportunità, prova ne è che molti fotografi professionisti vendono con i microstocks e che, ad esempio, iStockPhoto fa parte del gruppo Getty Images, la più importante società di vendita di diritti di utilizzo d’immagine “tradizionale”.

Esiste un sito di microstock migliore di altri?
I migliori in assoluto (secondo la mia esperienza) sono ShutterstockiStockPhoto.
Shutterstock. E’ quello che genera i maggiori volumi e che dà risultati velocemente, già dai primi mesi. Su questo sito conviene inserire regolarmente un buon numero di nuove immagini.
iStockPhoto. Il difficile è farsi approvare le immagini (sono molto esigenti) ma il rendimento delle foto è molto più elevato. Su questo sito la carburazione è lenta, bisogna aspettare un po’ per vedere i primi risultati.
A seguire consiglio DramstimeFotolia, entrambi possono generare un buon volume di vendite.

Quanto si può guadagnare mensilmente vendendo foto su internet?
Ci sono molti fotografi e illustratori che sono diventati professionisti con i microstocks, nel senso che per lavoro fanno solo questo e ci vivono (neanche tanto male)… il più famoso è sicuramente Yuri Arcus che dichiara di vendere più di un milione di immagini l’anno! Ma lui è fuori concorso :-).
Chiaramente bisogna essere dotati di una buona tecnica ed avere un minimo di creatività. Bisogna dedicarci un po’ di tempo, soprattutto all’inizio.
Per poter vedere i primi risultati si deve arrivare ad avere online almeno un centinaio di immagini e poi continuare ad inserirne altre con continuità (almeno 30/40 mese). Lavorando in questo modo su più microstocks si possono guadagnare dai 100 ai 200 dollari mese. Con 700-1000 immagini online si può puntare a 250-500 dollari/mese.
Molto dipende comunque dalla qualità delle immagini. Nel mio caso le immagini che vendono di più sono circa 100-150 (circa il 15% del portfolio); la proporzione “portfolio : guadagni” varia molto in base alla qualità delle immagini (su iStockPhoto ho fatto le prime 200 vendite – in tre mesi – con solo 20 immagini).

Solo fotografi professionisti possono vendere nei microstocks?
Tutti possono vendere immagini. Nei microstocks l’utente medio non è un fotografo professionista. La qualità delle foto deve essere comunque molto elevata, sia nella composizione che nella tecnica. Prima di essere messe in vendita tutte le immagini devono superare un severo controllo qualità.

Il successo nei microstocks è legato al numero di foto caricate?
Si e no… un numero maggiore di immagini aumenta le visibilità (la probabilità che le immagini vengano visualizzate dopo una ricerca), ma non è detto che le vendite aumentino in proporzione alla dimensione del portfolio.

I copyright si perdono dal momento che vengono acquistate le foto?
Il copyright rimane SEMPRE del fotografo, nei microstocks si cede solo il diritto di utilizzo delle immagini.

Che cosa è la licenza Royalty Free?
Nei microstocks si vendono prevalentemente immagini sotto la licenza di utilizzo ROYALTY FREE che significa:
Paghi una volta il diritto di utilizzo e da quel momento puoi riutilizzare la stessa immagine quante volte vuoi, chiaramente entro determinati limiti stabiliti nella licenza (con delle piccole differenze tra i vari microstocks).

NEW! E’ possibile acquistare foto dai microstock per creare cartoline da rivendere?
Certamente, ma considera che quando si tratta di utilizzo per oggetti destinati alla rivendita di cui il soggetto principale è l’immagine (come le cartoline, appunto), su tutti i microstock bisogna scegliere la Licenza Estesa al momento dell’acquisto.

Come funzionano i referral, da quello che ho capito è una percentuale sulle vendite di altri fotografi che si sono iscritti partendo dai link del tuo sito?
Proprio così. Ogni nuovo utente o cliente presentato diventa un affiliato che dà diritto ad un piccolo premio. Ci sono diversi modi per ottenere degli affiliati… attraverso i link di un sito online (come nel caso di questo blog), attraverso la firma delle mail o anche come presentazione diretta. I microstocks cercano sempre nuovi clienti o nuovi fotografi e quindi premiano gli utenti che li presentano… chiaramente il “premio” che si ottiene non è mai a discapito del nuovo utente.
Le cifre che si ottengono sono molto basse (su shutterstock ad esempio si prendono 3 centesimi per foto venduta dall’affiliato) ma se ne hai molti il discorso può cambiare… Più interessante è presentare gli acquirenti perchè in quel caso le cifre sono più consistenti…
Per accedere al programma Referral di solito basta copiare i vari script o i banner che si trovano nelle pagine dedicate nei vari microstocks e incollarli nella propria pagina web oppure come firma della propria email. Da quel momento ogni volta che qualcuno si collega al sito attraverso quel link viene riconosciuto e se si iscrive alla community diventa un tuo affiliato.
Su DreamsTime danno un premio immediato di 5 dollari se si mette il loro banner sul proprio sito (e se gli piace come lo si è usato, chiaramente).

Si possono inserire immagini per temi?
Le immagini vengono sempre inserite singolarmente, in alcuni siti possono poi essere raccolte in collezioni o serie.


Guida – Upload FTP con Cyberduck

Per vendere foto online bisogna caricare le proprie immagini sui server dei microstocks. Per fare questo è necessario un software FTP.

Molti siti consigliano Cyberduck. Questo software è un completo client FTP Freeware, disponibile sia per Mac che per Windows. Nel corso degli anni ha saputo guadagnarsi molti consensi grazie ad un set di funzionalità all’altezza dei prodotti commerciali e ad una interfaccia semplice ed intuitiva. Cyberduck supporta pienamente i protocolli FTP e SFTP, ma può essere usato anche per la gestione di altri spazi disponibili in rete come Amazon S3.
Il programma è disponibile anche in italiano, il che non guasta.

Cyberduck: guida pratica all’upload delle foto.

Appena aperto il programma fate click su Nuova Connessione.

Nelle finestra a comparsa lasciate il primo menu su FTP e poi inserite i dati di connessione FTP forniti dal microstock, nell’immagine seguente sono quelli di Dreamstime; chiaramente Nome Utente e Password saranno quelli a voi assegnati dal microstock. Spuntate anche la casella Aggiungi al Portachiavi, in modo che la prossima volta non dovrete reinserire le informazioni.

Se i dati inseriti sono corretti la finestra cambierà e ci mostrerà lo spazio a nostra disposizione per caricare le immagini; se compaiono delle cartelle (come nel caso di Dreamstime), non consideratele per il momento. Adesso possiamo caricare le nostre immagini semplicemente trascinandole nella finestra.

Si aprirà la finestra Trasferimenti con le informazioni sull’upload. Cyberduck consente di avere più collegamenti aperti simultaneamente, quindi mentre eseguiamo l’upload possiamo collegarci ad un altro microstock per caricare altre immagini senza attendere che il primo sia terminato. I tempi di attesa variano a seconda delle performance della connessione ad internet.

Quando l’upload è completato la finestra Trasferimenti si chiude e possiamo vedere i nostri file nel server.

Per semplificare le connessioni future si può registrare una scorciatoia selezionando dal menu Aggiungi Preferito mentre la connessione è attiva.

La finestra di dialogo a comparsa è simile a quella della Nuova Connessione con un campo modificabile in cui possiamo dare un nome alla scorciatoia.

Possiamo modificare i nomi delle scorciatoie in qualsiasi momento dal
menu Preferiti > Modifica Preferito.

Nella finestra principale possiamo anche spostarli trascinandoli nella posizione che preferiamo. Da questo momento in poi per attivare una connessione ci basterà fare un doppio click su nome del microstock.