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Videocorso di fotografia – La composizione

Una delle domande più frequenti di chi comincia a vendere foto online con i microstock è: quali sono le foto che vendono di più?
Esistono molte risposte a questa domanda, e tutte corrette: dipende dal soggetto della foto; se rientra o no nelle categorie richieste dal microstock; se la foto ritrae gruppi di persone; se è un ritratto, se è uno still life etc. ma probabilmente la risposta migliore (e anche la più banale) è che si vendono bene le foto più belle!!
Dando per scontato che la foto sia perfetta dal punto di vista tecnico, la cosa più importante è una giusta composizione dell’immagine che metta bene in evidenza il soggetto. In questo modo la foto risulterà più comunicativa e, soprattutto, interessante per un possibile futuro acquirente.

Questo tutorial di Carlo Orlandi ci mostra come migliorare l’impatto delle proprie foto seguendo alcune semplici regole di composizione dell’immagine.

Il video è tratto dal Corso di Fotografia realizzato da Carlo Orlandi, disponibile gratuitamente sul suo sito www.playerdue.com.

 

Vendere Foto – Luglio 2012

Dopo sette mesi in continua crescita ecco il primo stop del 2012. A dire il vero mi aspettavo una flessione più decisa, visto che durante il periodo estivo le vendite scarseggiano, invece nella seconda parte del mese ho avuto delle vendite pesanti sia su ShutterStock che su iStockPhoto che hanno portato la performance totale alla normalità.
Comunque non mi faccio troppe illusioni per Agosto, so già che sarà un mese in discesa :-).

ShutterStock, con un paio di licenze estese a fine mese ritocca al rialzo il suo record del 2012. E’ sempre il più redditizio, una garanzia.

iStockPhoto, ottimo mese, migliora ancora le sue prestazioni con la vendita di alcuni video che vendo in esclusiva su questo sito. Sono soddisfatto.

Fotolia ancora in leggera flessione, ma considerato che è luglio, è più che accettabile. Sono molto soddisfatto :-).

DreamsTime, caduta verticale delle vendite e, soprattutto, dei ricavi. Come si può vedere nel grafico 3 peggiora proprio nel suo punto di forza (finora) che è (era?) il rapporto dawnload/ricavi. Speriamo sia il caldo…

Anche gli Altri microstocks registrano un forte calo, ma in questo caso, è una situazione fisiologica viste le entrate extra dovute ai premi Most Wanted di GraphicRiver del mese appena passato.

1. Guadagni Luglio 2012
Vendere Foto - Guadagni Luglio 2012

2. Download Luglio 2012
Vendere Foto - Download Luglio 2012

3. Guadagni per download Luglio 2012
(Guadagni mensili suddivisi per immagini scaricate)
Vendere Foto - Guadagni per Download Luglio 2012

4. Guadagni totali fino a Luglio 2012
Vendere Foto - Guadagni totali a Giugno 2012

Guarda anche le statistiche dei mesi precedenti.

Vendere Foto – Il modulo W-8BEN

Quando ci si inscrive ai microstocks come autore (fotografo, illustratore o videomaker) ci si imbatte quasi subito, con messaggi più o meno minacciosi, nella richiesta di visita alla sezione Tax Center per la compilazione del Modulo W-8BEN.

modulo W-8BEN

Chiaramente tutti i nuovi utenti per prima cosa cercano con Google qualche notizia che li possa confortare su questo argomento, e si trovano di fronte a numerose e lunghissime discussioni, scritte dai contributors nei forum dei vari microstocks, che esprimono grande diffidenza e paura per questa tassazione, auspicando metodi più o meno rivoluzionari per difendere i propri interessi.

Con questo post spero di fare un po’ di chiarezza raccontando la mia esperienza e quello che ho capito vivendo quei giorni.

Il primo ad attivare il Tax Center, a metà del 2009, è stato ShutterStock (vado a memoria) ed è stato seguito nei mesi successivi dagli altri microstocks.
Questo perchè gli Stati Uniti hanno chiesto a tutti i microstocks di trattenere, prima del pagamento agli autori, le tasse USA sulla vendita di diritti di utilizzo delle immagini. L’aliquota di questa imposta è del 30%, ma esiste un accordo tra gli Stati Uniti e l’Italia (e molti altri paesi) che riduce la tassazione. Per noi italiani diventa del 5% per le foto e le illustrazioni 0% per le foto e le illustrazioni e dell’8% per i video (aggiorno, grazie alla segnalazione di Igor. Per le immagini la tassazione è stata fortunatamente allineata a quella di molti altri paesi occidentali – 0%, cioè eliminata – mentre per i video è rimasta invariata).
Le email che davano questo annuncio recitavano più o meno così:

…dal prossimo mese, in ottemperanza delle leggi fiscali Usa, tutti i ricavi ottenuti saranno sottoposti ad una trattenuta del 30%. Questa trattenuta potrà essere ridotta o eliminata a seconda dei trattati stipulati dagli Stati Uniti con il paese in cui l’autore ha la residenza. Per ottenere la riduzione si deve compilare il modulo W-8BEN…
Seguivano i link con la tabelle dei trattati con le relative percentuali di trattenute e la guida alla compilazione del modulo W-8BEN.
.

Capite bene che la notizia è stata accolta malamente dai contributors, e da lì tutte le discussioni sui forum.
Il malumore riguardava principalmente 3 punti:

  1. La riduzione dei già esigui guadagni su ogni immagine venduta.
  2. Il fastidio di dover consegnare al fisco americano i propri dati anagrafici e fiscali.
  3. La quasi impossibilità di ottenere l’ITIN Usa (una sorta di codice fiscale), richiesto nella compilazione del W-8BEN per ottenere la riduzione delle trattenute.

I microstocks hanno sicuramente mal gestito questa novità e, soltanto dopo molte pagine di discussione nei forum, si sono attivati, mettendosi nei panni degli autori, per portare un po’ chiarezza.
Alla fine si è capito che:

  1. La tassazione USA si applica esclusivamente alle vendite effettuate negli States.
  2. Al fisco americano vanno solo i dati anagrafici.
  3. Non è necessario ottenere l’ITIN per compilare il modulo W-8BEN.

Questa è anche la situazione attuale, e come vedremo è molto meno drammatica di come si prospettava all’inizio.

Sotto l’aspetto formale, visto che non è necessario avere un numero ITIN, le procedure sono estremamente semplici e veloci, e si possono espletare direttamente online nella sezione Tax Center che si trova nei vari microstock. Qui si trova il modulo W-8BEN che viene proposto quasi completamente compilato, basterà preventivamente spuntare di non essere cittadino americano e di non risiedere negli Stati Uniti e, alla fine, apporre la propria firma, scrivendo nome e cognome nell’apposito campo. Dal momento che il modulo è stato completato si ha diritto alla riduzione della trattenuta che passa dal 30% al 5% per le immagini  0% per le immagini all’8% per i video. Ho preparato un esempio/guida per la compilazione del modulo W-8BEN che si può consultare a questo link.
Bisogna ricordare che questa procedura vale esclusivamente per le persone fisiche che propongono le proprie immagini in vendita, se l’account è di una società, i moduli da compilare e le regole da seguire sono completamente diverse.

Per l’aspetto economico, il fatto che queste trattenute si applicano solo alle vendite effettuate a società americane, ne riduce drasticamente l’impatto sui ricavi. Infatti, come si può vedere nei grafici qui sotto, le trattenute applicate sul totale dei guadagni sono meno dell’1% per ShutterStock e addirittura sotto lo 0,5% per Fotolia.

Ho preso in considerazione solo ShutterStock e Fotolia per i quali mi è stato più semplice estrapolare i dati ma la situazione negli altri microstock è più o meno la stessa.

Influenza delle trattenute USA sulla vendita di immagini online

Sono stati presi in considerazione solo gli anni 2010 e 2011, visto che nel 2009 le trattenute sono state applicate da ShutterStock per 5 mesi, e da Fotolia per un solo mese. I dati sono ricavati dalle statistiche mensili dei miei ricavi.

In conclusione, vista la bassa incidenza sui ricavi totali, non si può considerare questa tassazione come motivo principale per rinunciare a vendere foto online attraverso i microstock.

Ulteriori informazioni
Il trattato a cui si fa cenno è la Convenzione siglata il 25 agosto 1999 tra l’Italia e gli Usa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito, ratificata con la legge 20 del 3 marzo 2009 («Gazzetta Ufficiale» del 18 marzo 2009).

Comprare Foto e Illustrazioni Online

Ho notato che uno dei post più letti di questo blog è la pagina Comprare Foto.
Quindi, questo mese, ho deciso di fare qualche simulazione per aggiornare i dati del confronto tra i vari microstocks e fornire qualche nuova informazione che possa aiutare nella scelta del/dei siti più adatti alle proprie esigenze.

Mentre pubblico questo post ho già aggiornato le tabelle della pagina Comprare Foto, ma ho lasciato, per i più curiosi, le tabelle precedenti riferite al 2010.

Ecco di seguito in confronto tra le offerte dei microstocks aggiornato a gennaio 2012.
I dati in rosso nelle tabelle, sono prezzi offerti solo in dollari americani convertiti in Euro al cambio di 1 USD=0,7852 Euro (12 gennaio 2012).

Acquisto tramite Crediti prepagati
Quasi tutti i microstock utilizzano questo sistema. Il prezzo di vendita dell’immagine è espresso in crediti e varia in funzione della grandezza in pixel della foto. Il costo del singolo credito dipende dalla grandezza del pacchetto di crediti acquistato: più grande è il pacchetto maggiore è lo sconto che ci verrà riconosciuto. E’ un buon metodo di comprare foto saltuariamente.

Acquisto Libero – Pacchetto Crediti Minimo (in Euro – gennaio 2012)

prezzo
immagini
piccole
prezzo
immagini
grandi
prezzo
immagini
vettoriali
pacchetto
minimo
crediti
costo
pacchetto
minimo
DreamsTime 1,10 6,60 14,14 8 8,81
Fotolia 1,30 10,40 10,40 25 32,50
iStockPhoto 1,38 19,35 19,35 6 8,25
Shutterstock 3,25 7,80 7,80 -A- 39,00
BigStock 1,67 6,68 10,00 6 10,00
Crestock* 0,79 11,78 22,14 5 7,85
CanStockPhoto* 0,94 2,36 4,71 15 7,07
Yay Micro* 1,10 6,36 6,36 1 1,10
123RF 1,00 5,00 5,00 15 15,00

-A- ShutterStock propone due pacchetti minimi a 39,00 Euro; uno per le immagini piccole o medie (12 immagini) l’altro per le immagini grandi o vettoriali (5 immagini).
* È possibile acquistare anche una singola immagine.

  • immagini piccole: circa 400×300 pixel, utilizzo tipico su web.
  • immagini grandi: circa 4000×3000 pixel, tutti gli utilizzi.
  • immagini vettoriali: file EPS, dimensione scalabile senza perdita di qualità.

Acquisto tramite sottoscrizione di un Abbonamento
Questo è il sistema migliore di comprare foto per chi necessita di un grande numero di immagini. L’abbonamento è composto da due parametri: il numero di immagini che si possono scaricare ogni giorno e la durata dell’abbonamento stesso.
In questo modo le immagini scaricate contano sempre come un solo download, indipendentemente dalle dimensioni, con un notevole risparmio se ci occorrono foto grandi o illustrazioni vettoriali, che hanno sempre un prezzo in crediti molto alto.

Acquisto Immagini con Abbonamento – un mese (in Euro – gennaio 2012)

prezzo per download
qualsiasi dimensione anche file vettoriali
download
al giorno
download
al mese
costo
mensile
DreamsTime 0,28 25 750 211,54
Fotolia 0,27 25 750 199,00
iStockPhoto Non offre vendite in abbonamento, solo pacchetti di crediti.
Shutterstock 0,27 25 750 199,00
BigStock Non offre vendite in abbonamento.
Crestock 0,26 20 600 156,25
CanStockPhoto 0,27 25 750 199,44
Yay Micro Non offre vendite in abbonamento, solo pacchetti di immagini.
123RF 0,59 5 150 89,00

Altri abbonamenti interessanti, anche settimanali.

offerta prezzo per
download
download
al giorno
download
totali
costo
CanStockPhoto Un mese – no vettoriali 0,22 25 750 164,11
CanStockPhoto 7 giorni – completo 0,55 10 70 38,47
CanStockPhoto 7 giorni – no vettoriali 0,44 10 70 30,62
Fotolia Un mese 50 dwl 1,50 50 50 75,00
Fotolia Un mese 100 dwl 1,20 100 100 120,00

I dati in rosso nelle tabelle, sono prezzi offerti solo in dollari americani convertiti in Euro al cambio di 1 USD=0,7852 Euro (12 gennaio 2012).

Vendere Foto – Guida Pratica 1

Chi può vendere immagini online.

© Fotografo: Tiero | Dreamstime.com
© Fotografo: Tiero | Dreamstime.com

Tutti! E’ stata proprio questa la rivoluzione dei microstocks che ha modificato radicalmente il mercato della vendita di immagini.
Comunque ci vuole impegno.

A differenza di quando sono nate le prime community di fotografi 5 o 6 anni fa, oggi gli archivi dei microstocks contano milioni di foto in vendita e coprono tutte le tipologie di soggetti. Venuta meno l’esigenza di allargare l’offerta in quantità, adesso i microstock si stanno concentrando sulla qualità delle immagini e sono quindi molto selettivi nell’accettare nuovi fotografi o illustratori.

Quindi, anche se non bisogna essere dei fotografi/illustratori professionisti, bisogna saper realizzare immagini di alta qualità. Sotto questo aspetto anche l’attrezzatura di cui si dispone può fare la differenza, ormai difficilmente i microstock accettano foto scattate con fotocamere compatte anche se con molti megapixel.

© Fotografo: Juliengrondin | Dreamstime.com
© Fotografo: Juliengrondin | Dreamstime.com

Un altro fattore decisivo è il tempo che si potrà dedicare a questa attività. Anche se è vero che una volta messe in vendita le immagini non bisogna fare (quasi) più nulla, per ottenere dei risultati è importante ampliare ed arricchire continuamente il proprio portfolio con nuove immagini. Se si vogliono mettere online 30 foto e poi non fare più niente non conviene neanche perdere tempo a compilare i form di registrazione.

E’ importante arrivare in breve tempo (2/3 mesi) ad avere online almeno 200/300 immagini per cominciare ad ottenere un buon andamento di vendite. In seguito si potrà rallentare, continuando ad avere dei buoni risultati, inviando una media di 10 immagini a settimana. Comunque tutto dipende dal successo delle immagini proposte.

Quale Microstock.

Il primo passo è scegliere i microstocks con cui si desidera collaborare.
I migliori in assoluto (secondo la mia esperienza) sono Shutterstock e iStockPhoto.

Shutterstock. E’ quello che genera i maggiori volumi e che dà risultati economici velocemente, già dai primi mesi. Per mantenere alte le vendite in questo sito conviene inserire regolarmente un buon numero di nuove immagini.

iStockPhoto. E’ difficile farsi approvare le immagini (sono molto esigenti) ma il rendimento di ogni singola foto è molto più elevato. Bisogna avere un po’ di pazienza per vedere i primi risultati su questo sito.

A seguire consiglio DramsTime e Fotolia, entrambi possono generare un buon volume di vendite. Si può cominciare da questi quattro.

Iscrizione e test di ingresso.

© Fotografo: Robynmac |  Dreamstime.com
© Fotografo: Robynmac | Dreamstime.com

In tutti i microstocks l’iscrizione è gratuita e non ci sono spese per vendere le proprie immagini. Per poter essere ammessi come contributor/fotografi alcuni microstocks richiedono l’invio di alcune immagini di valutazione (ad esempio: 10 per Shutterstock e 3 per iStockPhoto). Questo test non va sottovalutato perchè gli inspector oltre ad essere molto pignoli sotto l’aspetto tecnico, valuteranno anche l’aspetto creativo e l’originalità delle foto, quindi conviene mandare delle foto molto diverse tra loro. Tra l’altro, se si fallisce il test con Shutterstock si dovrà  aspettare almeno un mese prima di rifarlo.

DramsTime e Fotolia non richiedono l’invio di immagini di valutazione.

Scegliere le immagini da inviare.

E’ difficile dire quali sono i soggetti che si vendono meglio (dipende anche dal sito). Io, ad esempio, ho molti sfondi che si vendono molto bene solo su shutterstock.

Le immagini migliori sono quelle comunicano chiaramente un concetto… bisogna mettersi nei panni del futuro acquirente… e considerare che queste immagini verranno utilizzate quasi esclusivamente per scopi pubblicitari e commerciali.

Ecco un piccolo elenco di immagini richieste:

© Photographer: Yuri_arcurs | Dreamstime.com
© Photographer: Yuri_arcurs | Dreamstime.com
  • Immagini che esprimono concetti
  • Scatti aziendali
  • Sport
  • Medicina
  • Oggetti insoliti
  • Immagini associate a vacanze o a ricorrenze
  • Alimenti e bevande – meglio con una persona che li tenga in mano

Da evitare (a meno che siano originali e bellissime):

© Photographer: Luisafonso | Dreamstime.com
© Photographer: Luisafonso | Dreamstime.com
  • Animali domestici
  • Fiori
  • Bandiere
  • Tastiere, mouse, cavi, compact disc, floppy disc e monitor
  • Muri di mattoni
  • Primi piani del fuoco
  • Primi piani di occhi
  • Tramonti e nuvole

Controllo delle immagini.

Le immagini devono essere perfette dal punto di vista tecnico (attenzione a flare e noise). Nei microstock non amano i mossi e gli sfocati a meno che non siano funzionali al concetto della foto.
Conviene controllare l’immagine a monitor sempre al 100%.

Ogni immagine deve soddisfare i seguenti criteri:

  • Devi essere l’autore della foto (non puoi inviare foto fatte da altri)
  • L’immagine deve avere una dimensione di almeno 4MP (meglio usare una fotocamera da 8-10MP) e non deve essere ingrandita via software
  • L’immagine deve essere salvata in JPG (RGB) alla massima qualità
  • Devi allegare una Liberatoria firmata per ogni persona presente nella foto
  • Devi allegare una Liberatoria firmata se la foto ritrae l’interno di un edificio privato riconoscibile
  • Nella foto non devono essere visibili loghi di alcun tipo (neanche il baffo delle Nike sulle scarpe, ad esempio) o altri elementi coperti da copyright, come i personaggi dei fumetti o la bottiglia della Coca-Cola.

Inserire le keywords.

© Photographer: Juliengrondin | Dreamstime.com
© Photographer: Juliengrondin | Dreamstime.com

L’ultimo ma fondamentale passo da eseguire prima di inviare le foto ai microstocks è l’inserimento dei matadati, ovvero il titolo, la descrizione e le importantissime keywords. Le keywords (parole chiave) sono le parole associate ad un’immagine che permettono al motore di ricerca del microstock di mostrare le nostre immagini quando un cliente effettua una ricerca. Quindi bisogna porre molta attenzione nella scelta delle keywords. Sono fondamentali perché qualsiasi immagine, anche se bellissima, non potrà mai essere venduta se non compare nelle ricerche del cliente!!!

 

Per approfondire questo argomento leggete questa guida sull’inserimento delle keywords.

A presto con la seconda puntata della guida… Stay Tuned!