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Vendere Foto – Guida Pratica 1

Chi può vendere immagini online.

© Fotografo: Tiero | Dreamstime.com
© Fotografo: Tiero | Dreamstime.com

Tutti! E’ stata proprio questa la rivoluzione dei microstocks che ha modificato radicalmente il mercato della vendita di immagini.
Comunque ci vuole impegno.

A differenza di quando sono nate le prime community di fotografi 5 o 6 anni fa, oggi gli archivi dei microstocks contano milioni di foto in vendita e coprono tutte le tipologie di soggetti. Venuta meno l’esigenza di allargare l’offerta in quantità, adesso i microstock si stanno concentrando sulla qualità delle immagini e sono quindi molto selettivi nell’accettare nuovi fotografi o illustratori.

Quindi, anche se non bisogna essere dei fotografi/illustratori professionisti, bisogna saper realizzare immagini di alta qualità. Sotto questo aspetto anche l’attrezzatura di cui si dispone può fare la differenza, ormai difficilmente i microstock accettano foto scattate con fotocamere compatte anche se con molti megapixel.

© Fotografo: Juliengrondin | Dreamstime.com
© Fotografo: Juliengrondin | Dreamstime.com

Un altro fattore decisivo è il tempo che si potrà dedicare a questa attività. Anche se è vero che una volta messe in vendita le immagini non bisogna fare (quasi) più nulla, per ottenere dei risultati è importante ampliare ed arricchire continuamente il proprio portfolio con nuove immagini. Se si vogliono mettere online 30 foto e poi non fare più niente non conviene neanche perdere tempo a compilare i form di registrazione.

E’ importante arrivare in breve tempo (2/3 mesi) ad avere online almeno 200/300 immagini per cominciare ad ottenere un buon andamento di vendite. In seguito si potrà rallentare, continuando ad avere dei buoni risultati, inviando una media di 10 immagini a settimana. Comunque tutto dipende dal successo delle immagini proposte.

Quale Microstock.

Il primo passo è scegliere i microstocks con cui si desidera collaborare.
I migliori in assoluto (secondo la mia esperienza) sono Shutterstock e iStockPhoto.

Shutterstock. E’ quello che genera i maggiori volumi e che dà risultati economici velocemente, già dai primi mesi. Per mantenere alte le vendite in questo sito conviene inserire regolarmente un buon numero di nuove immagini.

iStockPhoto. E’ difficile farsi approvare le immagini (sono molto esigenti) ma il rendimento di ogni singola foto è molto più elevato. Bisogna avere un po’ di pazienza per vedere i primi risultati su questo sito.

A seguire consiglio DramsTime e Fotolia, entrambi possono generare un buon volume di vendite. Si può cominciare da questi quattro.

Iscrizione e test di ingresso.

© Fotografo: Robynmac |  Dreamstime.com
© Fotografo: Robynmac | Dreamstime.com

In tutti i microstocks l’iscrizione è gratuita e non ci sono spese per vendere le proprie immagini. Per poter essere ammessi come contributor/fotografi alcuni microstocks richiedono l’invio di alcune immagini di valutazione (ad esempio: 10 per Shutterstock e 3 per iStockPhoto). Questo test non va sottovalutato perchè gli inspector oltre ad essere molto pignoli sotto l’aspetto tecnico, valuteranno anche l’aspetto creativo e l’originalità delle foto, quindi conviene mandare delle foto molto diverse tra loro. Tra l’altro, se si fallisce il test con Shutterstock si dovrà  aspettare almeno un mese prima di rifarlo.

DramsTime e Fotolia non richiedono l’invio di immagini di valutazione.

Scegliere le immagini da inviare.

E’ difficile dire quali sono i soggetti che si vendono meglio (dipende anche dal sito). Io, ad esempio, ho molti sfondi che si vendono molto bene solo su shutterstock.

Le immagini migliori sono quelle comunicano chiaramente un concetto… bisogna mettersi nei panni del futuro acquirente… e considerare che queste immagini verranno utilizzate quasi esclusivamente per scopi pubblicitari e commerciali.

Ecco un piccolo elenco di immagini richieste:

© Photographer: Yuri_arcurs | Dreamstime.com
© Photographer: Yuri_arcurs | Dreamstime.com
  • Immagini che esprimono concetti
  • Scatti aziendali
  • Sport
  • Medicina
  • Oggetti insoliti
  • Immagini associate a vacanze o a ricorrenze
  • Alimenti e bevande – meglio con una persona che li tenga in mano

Da evitare (a meno che siano originali e bellissime):

© Photographer: Luisafonso | Dreamstime.com
© Photographer: Luisafonso | Dreamstime.com
  • Animali domestici
  • Fiori
  • Bandiere
  • Tastiere, mouse, cavi, compact disc, floppy disc e monitor
  • Muri di mattoni
  • Primi piani del fuoco
  • Primi piani di occhi
  • Tramonti e nuvole

Controllo delle immagini.

Le immagini devono essere perfette dal punto di vista tecnico (attenzione a flare e noise). Nei microstock non amano i mossi e gli sfocati a meno che non siano funzionali al concetto della foto.
Conviene controllare l’immagine a monitor sempre al 100%.

Ogni immagine deve soddisfare i seguenti criteri:

  • Devi essere l’autore della foto (non puoi inviare foto fatte da altri)
  • L’immagine deve avere una dimensione di almeno 4MP (meglio usare una fotocamera da 8-10MP) e non deve essere ingrandita via software
  • L’immagine deve essere salvata in JPG (RGB) alla massima qualità
  • Devi allegare una Liberatoria firmata per ogni persona presente nella foto
  • Devi allegare una Liberatoria firmata se la foto ritrae l’interno di un edificio privato riconoscibile
  • Nella foto non devono essere visibili loghi di alcun tipo (neanche il baffo delle Nike sulle scarpe, ad esempio) o altri elementi coperti da copyright, come i personaggi dei fumetti o la bottiglia della Coca-Cola.

Inserire le keywords.

© Photographer: Juliengrondin | Dreamstime.com
© Photographer: Juliengrondin | Dreamstime.com

L’ultimo ma fondamentale passo da eseguire prima di inviare le foto ai microstocks è l’inserimento dei matadati, ovvero il titolo, la descrizione e le importantissime keywords. Le keywords (parole chiave) sono le parole associate ad un’immagine che permettono al motore di ricerca del microstock di mostrare le nostre immagini quando un cliente effettua una ricerca. Quindi bisogna porre molta attenzione nella scelta delle keywords. Sono fondamentali perché qualsiasi immagine, anche se bellissima, non potrà mai essere venduta se non compare nelle ricerche del cliente!!!

 

Per approfondire questo argomento leggete questa guida sull’inserimento delle keywords.

A presto con la seconda puntata della guida… Stay Tuned!

Video Tutorial Illustrator – Vectorfly

In comunicazione le illustrazioni sono spesso preferite alle foto perché hanno la capacità di trasmettere un messaggio chiaro e diretto a chi le osserva ed anche per questo sono tra le immagini che rendono di più nei microstock, soprattutto se sono di tipo vettoriale. Questo formato è molto apprezzato dai designer perché può essere modificato senza perdita di qualità e con pochi sforzi.

Quasi tutti i microstock accettano i file vettoriali che devono essere salvati in EPS e compatibili con la versione 8 di illustrator, in modo da poter essere aperti da tutti i software in commercio. Da qualche tempo sia Fotolia che ShutterStock accettano anche la versione 10 di illustrator ma, se avete intenzione di proporre i vostri lavori in molti microstock, è consigliabile utilizzare solo la versione EPS8.

Per chi volesse avvicinarsi a questo tipo di illustrazione segnalo i video tutorial di VectorFly che, in italiano, ci accompagnano alla scoperta del software più potente per realizzare illustrazioni vettoriali: Adobe Illustrator.


Guadagnare Online – Codice Amico Fineco

Sono da molti anni correntista di questa banca e sono molto soddisfatto, ma non è questo il motivo che mi spinge a parlarne, anche perché è completamente fuori tema rispetto al blog. C’è solo un punto di contatto, ma molto significativo, guadagnare qualcosa grazie a internet e a un computer.

In questi giorni Fineco presenta una promozione veramente interessante che permette ai nuovi clienti di ricevere un premio di benvenuto di ben 80 Euro!!!
E lo stesso premio lo prende il “vostro amico” che vi presenta alla banca, che poi sarei io, attraverso i link di questo articolo, il Codice Amico Fineco è: AA5575573 … Insomma, se per caso avete in mente di cambiare banca, potrebbe essere il momento giusto.

Ecco alcuni dettagli della campagna “Diventa amico di Fineco“.

Apri il conto con il Codice Amico entro il 20 aprile 2011 e versa almeno 500 euro entro il 15 giugno 2011. Puoi scegliere il bonus di benvenuto di 80 euro sul tuo nuovo conto o 200€euro in commissioni trading. In più ricevi fino a 2.000€euro aggiuntivi se porti i tuoi titoli e fondi entro il 30 giugno 2011. Il conto per 12 mesi è senza canone. Passaparola!

 

Guida – Le keywords 2

In rete si possono trovare diversi software per generare le keywords da associare alle nostre immagini. Vediamo come utilizzare il sito findphotokeywords (è gratuito in versione limitata).

Step 1.
Al centro della pagina selezioniamo Fotolia come microstock di riferimento, quindi Italiano come lingua e Relevance come ordinamento. A questo punto inseriamo nel campo testo le parole più pertinenti per descrivere la nostra foto e avviamo la ricerca.

findkeyword-01

Step 2.
Il risultato della ricerca saranno 20 immagini, selezioniamo quelle più simili alla nostra (almeno 3 o 4) e facciamo click su Extract the keywords. Se nessuna immagine ci soddisfa conviene tornare allo Step 1 e aggiungere qualche altra parola alla ricerca.  

findkeyword-02

Step 3.
A questo punto ci troveremo davanti un elenco con 60 keywords. A lato di ogni keyword è indicato il numero di corrispondenze trovate. 

findkeyword-03

Togliamo o aggiungiamo parole per descrivere meglio la nostra immagine e facciamo click su Pick selected.

findkeyword-03-2 

Step 4.
Nel campo in basso al centro della pagina (immagine seguente) possiamo inserire altre keywords e aggiungerle con un click su Add words…

findkeyword-04-2  

findkeyword-04-1Poi sostituiamo il separatore (space) delle keywords con il carattere “,” (virgola) o “;” (punto e virgola) – accettati da PhotoShop – e applichiamo i cambiamenti con Make the changes.

Le keywords sono pronte!

Non ci resta che copiarle e associarle alla nostra immagine come descritto nella mia prima guida alle keywords, senza dimenticarsi di tradurle prima in inglese.

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In alternativa si possono prima tradurre le parole chiave da passare a findphotokeywords – come nell’immagine seguente – effettuando tutto il procedimento in inglese.

findkeyword-05