In mezzo al guado.

Man faced with a choice
© Photographer: Danlsaunders | Agency: Dreamstime.com

L’anno era iniziato con tanti buoni propositi, tra cui riprendere a postare sul blog e aggiornare le statistiche mensili, ma in un attimo tutto è cambiato, e mi sono trovato in mezzo al guado… o forse al guano… lo capirò col tempo!

È arrivata la lettera che nessun lavoratore vorrebbe ricevere e adesso vado ad ingrossare le fila delle vittime della crisi, e per me che non sono un ragazzino, le prospettive non sono poi molte:

  • Cercare un nuovo lavoro da dipendente (ah ahh)
  • Aprire Partita IVA e fare il freelance
  • Buttarmi 100% nei microstocks
  • Mettermi in gara con gli indonesiani per fare qualche lavoro online
  • Darmi alla politica
  • Vendere tutto ed emigrare con tutta la famiglia

Insomma è tempo di scelte, sperando di poter scegliere… 

Per ora mi fermo qui (sto per avere un momento di disperazione) ma vi segnalo un paio di cose: se vendete foto online potete partecipare al sondaggio annuale del forum microstockgroup, quando usciranno i dati probabilmente ne parlerò anche qui sul blog, poi guardatevi (se non l’avete già fatto) uno dei video della campagna #coglioneNo di Zero Video, in questo momento sono molto sensibile all’argomento.

8 pensieri su “In mezzo al guado.”

  1. mi dispiace per l’accaduto. Secondo me puoi provare per qualche tempo con il microstock. Da freelance, come tutte le cose devi avere qualche appoggio nei giornali. Se vai all’estero le opportunità ci sono. Solo in Italia è rimasta una depressione totale. Buona Fortuna.

  2. Grazie Paolo. Sto valutando tante cose… Sicuramente mi dedicherò ai microstocks molto più che in passato.

  3. Sono capitata nel tuo blog x caso… grande solidarietà Faber… spero che nel frattempo la tua situazione sia migliorata. Anch’io sto un po’ bussando in giro per un nuovo lavoro da dipendente ma sembra che non si batta chiodo, accarezzo l’idea lavoro autonomo. Fantastici i video CoglioneNo… sono molto sensibile anch’io all’argomento, se ti può consolare nel mondo del giornalismo e dell’insegnamento è anche peggio, sopratutto al sud… c’è gente che si auto paga i contributi per entrare nell’albo o illudersi di svettare in graduatoria. Un saluto

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